Un pò di cuore

Avevo pensato di scrivere qualcosa per risollevare il morale della truppa in vista della delicata partita di venerdì sera, ma a dire la verità non saprei proprio da dove cominciare. Beh, intanto vi dico che ho i Guns in sottofondo - quelli con Slash alla chitarra, per intenderci - e come inizio non mi sembra niente male.

Non so bene come sia andata sabato pomeriggio ma lasciatemi dire che abbiamo steccato alla grande. Considerate tutte le attanuanti del caso, come ci ha ricordato il buon Daniele, bisogna tornare subito a fare punti pesanti contro una squadra di classifica come il Vita Service. Chiamiamolo pure incidente di percorso, facciamo soltanto che non diventi il naufragio di una stagione giocata a buoni livelli. Tutto qui. Lo ripeto, si rema tutti nella stessa direzione, anche e soprattutto quando Simone fa una cappella, Daniele si lascia andar via l'uomo, Riccardo la perde in modo stupido ed io non la butto dentro. In queste situazioni si vedono le palle di una squadra, non quando le cose vanno bene e si è tutti pronti alla battuta e felici per le cazzate che spara Mirchetto. Mi dispiace caro Andrea, ma hai sbagliato ad andare via prima della fine, si vince e si perde tutti insieme. Sul campo. Dei problemi se ne parla poi nello spogliatoio o su questo blog: dalla risoluzione degli stessi e dalla discussione delle cose che non sono andate si trova sempre lo stimolo per far meglio.

Le palle di una squadra, dicevo. Voglio raccontarvi un pò di esperienza vissuta per cui avverto Nicola, Mirco e Daniele di leggere bene le prossime righe oppure di ignorarle completamente, visto che voglio parlare del mio primo Derby visto allo stadio. Novembre 1991, uno a zero per la gheba, gran gol di Casiraghi. E' passato alla storia, il Toro ha giocato quasi tutta la partita in inferiorità numerica per l'espulsione di Bruno e di Policano. Sapete una cosa? I granata hanno schiacciato gli avversari intimoriti nella loro metà campo fin nei minuti di recupero, colpendo addirittura un palo clamoroso con Martin Vasquez. Baggio and company? N.p., non pervenuti. La differenza non si è vista, nove leoni contro undici giocatori. Quanto mi manca quel Toro.

Sarebbe bello se nello sguardo di ognuno di voi, oltre a un pò di cuore, ci fosse la sana follia di Pasquale Bruno.