Debutto col botto per Livewrong, più di quanto il risultato in realtà possa far credere.
Se escludiamo infatti gli ultimi 10 minuti scarsi della partita, il risultato non è mai stato in discussione, e gli ultimi due gol degli avversari sono stati autentici sconsiderati regali fatti dalla retroguardi bianco/oro.
La nuova guida tecnica raccoglie la pesante eredità lasciata dall'ex allenatore Del Sarto, ossia una squadra capace di vincere e convincere nel recente torneo estivo.
E così mister Turba non cambia più di tanto.
Benedetti, eletto a furor di popolo nuova capitano, va al centro del campo a prendere la posizione classica del play maker ma con licenza di uccidere, ossia di spezzare con le buone o le cattive il gioco avversario.
Sulle fasce ruotano il mai domo Lapi, un redivivo Nicolini, un generoso Margarita e l'allenatore-giocatore Turba.
Dietro confermata la coppia difensiva Tonlorenzi-Tamagna. Se una volta esisteva a firenze la Ba-Bo, ossia la coppia Baggio - Borgonovo, qua in versilia si è coniata la coppia difensiva dell'anno: la Ta-To. (ndr: minchia che battuta esilarante!!!)
Là davanti l'inamovibile Radice.
Col fischio di inizio si dissolve quella leggera emozione che c'è in campo, un pò come al primo giorno di scuola al liceo.
Basta giocherellare, è il momento di assumersi le proprie responsabilità e dimostrarsi davvero maturi.
La squadra parte bene sin dai primi minuti, cosa che non eravamo abituati a vedere, e soprattutto dimostra grinta, concentrazione e cosa più importante, convinzione nei propri mezzi e capacità.
Il vantaggio arriva meritato dopo pochi minuti con una grande conclusione dalla distanza di Dagnè Tamagna, vero uomo match della serata.
Infatti, dopo l'immediato pareggio avversario, sarà proprio il difensore strisciato e ristabilire le gerarchie e soprattutto a dare compattezza e sicurezza a tutta la squadra.
Merito del suo ottimo stato di forma e dell'ottima sintonia con Tonlorenzi. Si sa che quando la difesa da garanzie sufficenti, poi tutta la squadra gioca con più scioltezza e libertà.
Nel secondo tempo Livewrong potrebbe dilagare, ma Radice è ancora indietro con la condizione e benchè si danni l'anima correndo e facendosi trovare praticamente in ogni parte del campo, gli manca ancora quel pizzico di lucidità che può fare la differenza.
Certo non si può avere tutto, per lui una partita di grande sacrificio e dedizione.
Inoltre ha un pò patito ilritrovarsi troppo spesso da solo nel secondo tempo, quando Benedetti e Lapi si preoccupavano più di difendere che offendere.
Esulando per un momento dalla partita in sè, mi preme dire ancora una volta che Ste' e Riccà Lapi dovrebbero essere presi da esempio da tutti per lo spirito e l'anima che mettono in questa squadra, per questi colori.
Da segnalare anche una buonissima prestazione di Beppe, finalmente ha dimostrato dedizione ed una maggiore intelligenza tattica: pronto a spingere nei momenti giusti come lui sa fare, ma soprattutto pronto a difendere ogni qual volta ce n'è stata necessità.
Pagelle:
Del Sarto: 7 _ Subisce 4 gol, non sono pochi, si fa sorprende dalla velocità della azione in occasione del 4 gol, ma per il resto da la netta sensazione di essere quasi imbattibile, soprattutto negli uno contro uno. Speriamo di vederlo con questo forma e concentrazione per tutto il torneo, anche se sappiamo che sarà molto difficile!
Tamagna: 7.5 _ Come gia detto, migliore in campo. Da quando è tornato titolare è pressoché inamovibile, trasmette sicurezza e davvero sbaglia pochissimo anche quando è chiamato ad impostare. Unica pecca, si fa sedurre troppo facilmente dagli aperitivi pre-partita.
Tonlorenzi: 6+ _ Le sue qualità tecniche non si discutono, per questo rischia di essere un piccolo Aquilani o Montolivo. Anche quando svolge senza errori il proprio compito viene spontaneo chiedere qualcosa di più: fosse la giocata che cambia la partita come la padronanza tattica della partita. Certo che se la giocata ad effetto è il lancio di rabona al 15esimo del primo tempo....possiamo farne a meno!
Turba: 6+ _ Ha il grande merito di aver messo in campo una squadra perfette e di averla motivata al massimo. Quando gioca smarrisce un pò del suo acume tattico ma di certo non gli fa difetto la generosità.
Lapi: 6.5 _ Il motorino gira un pò ingolfato, o forse sarebbe meglio dire a corrente alternata. Non commette errori, ma forse ci mette troppa frenesia. Di buono c'è che corre anche per gli altri. Però questo lo fa correre un pò a vuoto e talvolta lascia un pò scoperta la difesa.
Senza dubbio poi rappresenta la vera anima della squadra, esemplare.
Nicolini: 6.5 _ In una serata in cui sente forse più di tutti l'emozione e la lunga assenza dai campi, risolleva la sua prestazione con un gol di pregevolissima fattura a termine di una bellissima azione, su un gran cross di Beppe.
Margarita: 6.5 _ Gli manca forse lo spunto negli ultimi 10 metri, però, come gia detto, gioca una partita ineccepibile dal punto di vista tattico, e questa è la cosa più importante per un giocatore notoriamente anarchico ed egoista come il cecchino partenopeo.
Da segnalare il bellissimo assist per il gol di Andrea Nicolini.
Benedetti: 6.5 _ Si piazza in mezzo al campo, tornando al suo ruolo di quando era ragazzino e nel primo tempo gioca benissimo: copre, spezza il gioco e non solo, riparte e segue bene l'azione. Nel secondo non riesce a dare quella scossa alla squadra per evitare che essa si chiuda troppo su se stessa, tuttavia, anche nel caos finale, ha cercato di dare il suo contributo nel miglior modo possibile.
Radice: 6.5 _ Non è retorica, ma anche questa volta gli manca solo il gol. Ma la prestazione è ottima: fa salire la squadra, anche quando la squadra fa fatica ad assisterlo cerca di tenere quanti più palloni possibili, corre un pò ovunque, ottima l'intesa con Riccà, in miglioramento quella con Beppe. Se la mettesse dentro, se trattasse la porta come una qualsiasi delle sue donne, sarebbe una partita da 8.
Ora si tratta di dimostrare che la prima non è dei fanti, serve una prova perfetta per mettere in cassa altri tre punti.
Non sarà facile, nemico numero uno l'euforia per la vittoria della prima partita, un nemico che, come ci insegna il maestro Arrig', si vince solo con una straordineria umiltè e con una partita di grande intensitè.