Indignato, rabbioso, furente. Forse non esistono aggettivi per descrivere lo stato d'animo di John Turbensosa in questo momento. La sua esclusione dal prestigiosissimo memorial “Silvano Petulato”, vera perla della stagione estiva, ha creato il pandemonio più totale in seno alla divisione calcio a 5 della polisportiva Livewrong.
Realisticamente una tale reazione era più che preventivabile dopo una azione di questo tipo, visto e considerato che l'attaccante anglo-ispanico per la sua gente non è solo un calciatore o un fuoriclasse ma un'icona, una bandiera, un vero e proprio modo di vivere e di stare al mondo.
Lapi ha voluto comunque correre il rischio, addossarsi questa responsabilità, creando intorno a sé il vuoto totale. Interpellato dai nostri uomini il coach, dopo aver saputo come era stato apostrofato ha risposto in modo duro al Fenomeno dandogli del "birbantello", del "mattacchione", continuando altresì ad asserire che le sue sono solo scelte tecniche. Ma chiunque abbia un minimo di materia grigia sa che non è così.
Il caso "Turbensosa" e la sua frase stanno facendo in queste ore il giro del globo, riempendo le pagine dei più importanti organi di stampa mondiali. Dalle pagine del quotidiano londinese "The Times" anche Fabio Capello considera "delirante" la scelta di Lapi, Zapatero (o ZaPettero, non ricordo bene....) dalle colonne del "El Pais" fa sapere che a suo parere il coach del LIvewrong è "l'epitome del Coglione".
I fans sono allibiti, sconcertati, sbigottiti e meditano ritorsioni violente. Insomma Lapi è avvolto in una solitudine di Leopardiana memoria, ed annuncia che nelle prossime ore sarà indetta una conferenza stampa in cui leggerà un comunicato. Alcuni sperano che si tratti delle dimissioni, altri, i più ironici, asseriscono che Lapi "prenderà le distanze da se stesso". Staremo a vedere.
Nel frattempo la squadra si schiera totalmente dalla parte del suo Campione e per suggellare il patto Anti-Lapi sarà celebrata una cena Pro-Turbensosa.
Vietato mancare.
2 commenti:
A morte il c.t. Lapi/Domenech.
Vergogna, infami, ladri, irriconoscenti.
Non potrò più vedere la famosa corsa alla Turba ovvero il celeberrimo SALTO INDIETRO NEL TEMPO con cui dava l'impressione di raggiungere il pallone ma, ingannando con innata astuzia gli avversari e i compagni di squadra, lo vedevi due metri indietro rispetto alla posizione di partenza.
Maledetti!!!!
Che dire.
Per quanto con rammarico, prendo atto della presenza all'interno dello spogliatoio di una "gola profonda" non posso che espormi ed esprimere con forza la mia assoluta opposizione all'esclusione di Turbensosa.
Troppe cose non capisco...
Da allenatore, avere un giocatore come John in campo o in panchina è una garanzia.
Sapere di avere un uomo e un giocatore in grado di cambiare il match IN OGNI MOMENTO è un valore aggiunto che pochissime altre squadre possono dire di avere.
Da compagno di squadra sono qua a dimostrare tutta la mia solidarietà ad un compagno di squadra che ha sempre dato anima e cuore per questi colori.
JOHN ABBIAMO BISOGNO DI TE!
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