Per il big match contro la capolista il mister schiera una formazione molto equilibrata, forse al momento attuale la miglior formazione possibile.
Del Sarto tra i pali, un inamovibile Bruni con Benedetti in difesa, Lapi, Nicolini e Lenelli a centrocampo e Radice a fare reparto là davanti.
Pronti a subentrare Lombardi e Turba.
La partita inizia con una scontata fase di studio, l'ERIKA conscia delle propria superiorità tecnica ma pur sempre a ranghi ridotti ha tutto l'interesse a non forzare i tempi, LiveWrong è un pò bloccata ed impaurita.
Ma la squadra in maglia viola impressiona per la capacità di poter segnare quando vuole, la sensazione palese è che il controllo della partita sia totalmente in mano loro.
Livewrong invece va a corrente alternata: si passa da momenti di buon gioco dove i giocatori dimostrano sicurezza e decisione per arrivare a momenti contrasegnati da svogliatezza e superficialità.
Nel secondo tempo, dopo la assoluta insufficenza di idee e gioco del primo tempo, la Livewrong dimostra più grinta e volontà.
Questo nuovo atteggiamento da i suoi frutti tanto che Erika si fa quasi riaggiungere.
Si arriva al 4-3, Livewrong riesce a creare due occasioni per pareggiare ma proprio allo scadere la capolista legittima il successo con uno schema su una punizione battuta in velocità per anticipare il rientro dei difensori, saliti nel disperato tentativo di agguantare un pareggio.
Un 5-3 giusto se si valutano i valori tecnici in campo, ma dal punto di vista delle occasioni gol questa superiorità è rimasta più presunta che concreta.
Cosa non va:
l'atteggiamento mentale del primo tempo
mancanza di precisione nei passaggi
mancanza di personalità e spirito di squadra
Cosa Va:
il secondo tempo