27 marzo 2009

Il punto, ventiduesima giornata

Lasciatemelo dire, è questo l'atteggiamento giusto con cui affrontare ogni impegno, così si guardano in faccia gli avversari e si prova in tutti i modi a far capire loro che la classifica è quella che è, vale a dire bugiarda, e bisogna diffidare di noi. Va bene, è vero, abbiamo perso. Sapete una cosa? Fino a quando siamo tornati negli spogliatoi non avevo capito per quale motivo la Silectra fosse così tesa e avesse costruito così poco negli ultimi dieci minuti: per intenderci, non avevo capito che fossero in vantaggio soltanto di un goal e soltanto adesso mi rendo conto del nostro assedio alla loro porta e del fatto che - per una volta - il loro portiere sia stato più impegnato del nostro. Ricordo quattro palle buone prese di istinto, con un piede o con lo stinco e la parata che ha fatto su di me sul "tocco sotto". E che dire dell'eurogoal di Biggi, ragazzi prodezze simili si vedono una volta ogni cento partite. Alla fin fine la prodezza ha deciso l'incontro. 

Sul piano del gioco li abbiamo surclassati, anche e soprattutto perchè il loro non-gioco è palla lunga per le punte mentre la nostra manovra è decisamente più elaborata e coinvolge i sette effettivi presenti sul rettangolo verde. Tutti tranne Simone siamo andati al tiro e, con fortune alterne, abbiamo impensierito l'estremo avversario. Peccato per quell'ultima azione in cui il pallone è rimasto piantato tra i piedi del nostro "pit bull", da solo e con lo specchio libero non avrebbe sbagliato di certo. La strada giusta è questa, non ci sono dubbi, bisogna iniziare a fare punti. Adesso che anche Massimo è entrato nel gruppo e ha incominciato a capire i nostri movimenti sono del parere che nelle prossime partite avremo un'arma in più a nostra disposizione per tentare la difficile imprsa di agganciare il treno del playoff.

Basta crederci. Io lo faccio. Non costa nulla.

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